domenica 3 giugno 2012

GiovedìNotteocchi - MANGIANASTRO serata dedicata a Maria Lai


   
MACINE festival del cinema chiuso 2012 presenta:
GNocchi - Rassegna Cibo-cinematografica itinerante


Presso gli spazi del Cinema Teatro Preneste, si dà il via alla quinta edizione di GNocchi rassegna cibo-cinematografica itinerante con la presentazione di un progetto speciale dedicato alla Sardegna e Maria Lai, artista precursore di alcune pratiche relazionali legate allo spazio pubblico.

Il fine della rassegna è di creare situazioni favorevoli al dialogo e all’informazione tra persone e comunità di diverse regioni e paesi del mondo. L’intesa cinema-cibo è supportata dall’elaborazione dei piatti tipici del paese o regione preso in considerazione per l’evento.

Su Coccoi è il pane tipico del paese di Ulassai: verrà preparato in un forno a legna costruito appositamente nei giardini dell’Istituto E. De Amicis. Si tratta di un forno rurale costruito con pietre, argilla e terra cruda nato dal desiderio di condividere un’esperienza comune basata sulla pratica del fare.

Un gruppo eterogeneo di persone riunite solo apparentemente in maniera casuale (artisti, architetti, attori, musicisti, ecc.) ha lavorato assiduamente alla sua realizzazione donandolo ad uno spazio pubblico, quello della scuola da cui verrà utilizzato successivamente.

Le passioni sopite si risvegliano in certi luoghi in cui ci si ascolta e si avverte un’esigenza di cura e di attenzione verso il territorio, in cui la condivisione e il dialogo alimentano energie che generano legami e cose. Immaginare che i punti nodali dell’intreccio di “Legarsi alla montagna” vengano rappresentati dai luoghi del fare, in una città come Roma, dove il moltiplicarsi di esperienze di riappropriazione di spazi per fini culturali per assurdo genera anche una separazione fra le singole esperienze che caratterizzano i vari contesti, è un tentativo per mettere in relazione gruppi di cittadini già uniti dall’impegno comune verso un reale cambiamento. Dagli spazi del cine-teatro Preneste, abbandonato da vent’anni e oggi restituito agli abitanti, ai giardini adiacenti all’ex-cucina* mai utilizzata di una scuola pubblica passando per un appartamento ricavato da una ex-zona lavatoio di una palazzina di Monteverde. In questo senso il legame con l’opera di Maria Lai è reale poiché i territori fisici ed emotivi e i luoghi del fare pur distanti tra loro fisicamente si sono legati insieme.

Il Cinema Teatro Preneste è stato un cinema chiuso per 27 anni oggi liberato da Generazione P Rendez-vous; la rassegna GNocchi è infatti presentata nell’ambito di Macine - Festival del cinema chiuso di Roma che vuole evidenziare la problematica situazione dei cinema-teatri storici chiusi e poi abbandonati o rilevati come attività commerciali, e di contro sottolineare l’importanza della riapertura dei pochi che sono stati restituiti alla città.

L’arte non era un oggetto da possedere, come nel gioco del calcio la palla è fatta per essere lanciata, non posseduta [Maria Lai]






PROGRAMMA:

ore 19.00 - 24.00
IL NASTRO CHE NON SI VEDE MA CHE SI SENTE
estemporanea musicale a cura di NED

ore 21.00
LEGARSI ALLA MONTAGNA

di Maria Lai, 1981

Film girato in Super 8 da Tonino Casula




“Legarsi alla montagna” di Maria Lai, non si propose come azione sociale o politica, ma lo fu implicitamente, articolandosi secondo un altro modello rispetto a quanto proposto fino a quel momento, e anticipando pratiche di lavoro che, in Italia, emergeranno all’incirca oltre un decennio dopo... Alessandra Pioselli


ore 21.30
proiezione del film e presentazione delle autrici
INVENTATA DA UN DIO DISTRATTO

regia di Marilisa Piga e Nico Di Tarsia

Italia 2001 - 45’’
Soggetto, ricerche, testi e sceneggiatura di Carlo A. Borghi; musiche di AA.VV.; riprese e montaggio di Pao Film, Roma. Interprete Maria Lai.



Il film è dedicato a Maria Lai, artista nata nel 1919 a Ulassai in Sardegna. Attraverso la sua voce narrante e visionaria, cui le autrici hanno affidato il ruolo di affabulazione, il film accoglie e apprende fiabe e leggende autoctone o cosmiche, che sarebbero indicibili se lei non fosse stata inventata da un dio distratto. Entrando ed uscendo dai suoi libri d’artista Maria Lai offre testimonianza di sé e del Novecento, ma serba ancora – tra le righe e le parole – nuovi segreti a altre storie.


ore 19.00 - 24.00
COSTRUZIONE DI UN FORNO POPOLARE IN TERRA CRUDA
PER CUOCERE PANE E PIZZA
video installazione, 2012


Hanno partecipato al progetto: Amanzio Farris, Anna Rocchetta, Maria Chiara Calvani, Tommaso Battista, Sergio Maria Capilupi, Christian Ciampoli, Silvia Sbordoni, Stefania Marinelli, NOE, Stefano Loasses, Isabel Gomez, Gabriele De Carli, Giuseppe De Carli, Martha De Silva Luis, Francesca Papale, Laura Calderoni, Tonino, Giacomo e Teresa Umberto Pacini, Vittorio Battista, Annalaura Barbaro, Beatrice Battista, Gabriele Ferabecoli, Franco Speranza, Davide Paterna, Roberto Puleo, Generazione P.













CINEMA PRENSTE GPRV

Via A. da Giussano, 59
[Pigneto] Roma


Degustazione SU COCCOI

pane di Ulassai (Sardegna)





Ingresso a sottoscrizione 3 euro







www.giovedinotteocchi.blogspot.com | www.festivaldelcinemachiuso.blogspot.com
e-mail: slot1210@gmail.com



martedì 20 marzo 2012

Giovedì 29 Marzo alle 21 - 4° Edizione di GNocchi al Cinema Preneste


L’eco delle rivolte che si sono susseguite nel mondo arabo ci ha reso attenti e vicini ai popoli che si sono trovati in piazza contro i regimi dittatoriali e l’ingordigia del vecchio potere economico.

La lotta di Piazza Tahir ci ha avvicinato alle comunità egiziane presenti sul nostro territorio, agli studenti, agli artisti, e a tutti coloro che si sentono parte integrante di un cambiamento globale.

PROGRAMMA:

Ore 21.00 proiezione del film:

“GLI ITALIANI D'EGITTO”. (2011)
Regia e Montaggio di: Sherif Fathy Salem, scritto da: Ramona Di Marco & Sherif Fathy Salem, direttori della fotografia: Ashraf Badrawy – Fabrizio Tronchet, direttrice della produzione: Ramona Di Marco – Hassan Soliamn, musiche: Audio Network

La collettività italiana era la più antica comunità europea in Egitto nonché la più amalgamata alla società egiziana. I contributi degli italiani d’Egitto sono evidenti nell’architettura, nell’industria, nell’arte e nell’artigianato. La comunità italiana raggiunse il suo apice durante gli anni ’30 del XX secolo fino a quando l’Italia prese parte alla II guerra mondiale che segnò il declino della comunità stessa nella terra dei Faraoni.

Videoinstallazione
"BLESSED NUBIA" di Fathi Hassan

"Chi non è Egiziano come me non sa quanto l'Egitto sia pieno di giovani, scienziati e Premi Nobel, quanto siano radicate le grandi tradizioni laiche. Non sa che i fanatici religiosi non potranno mai raggiungere il potere. Potranno avere una voce, perché è loro diritto, ma mai il potere.
Il popolo egiziano non vuole Mubarak. La sua era è finita e non si torna indietro...
E anche chi non è Egiziano deve sapere che resteremo nelle piazze fino alla fine al grido di Libertà o morte, perché la dignità dell'uomo del Nilo è nel resistere e nel farsi sentire fino a raggiungere la Libertà, a cui farà seguito finalmente la vera Democrazia.
Vedere la mia gente inerme, colpita a morte o investita dalla polizia del tiranno mi spezza il cuore. Ma sono certo che manca poco alla luce del sole, e la tenebra andrà via per sempre: Viva il popolo d'Egitto, viva la mia gente grandiosa, viva la Libertà."

Fathi Hassan

A seguire dibattito con il regista di "Italiani d'Egitto", Sherif Fathy Salem.

Cena egiziana.

Ingresso a sottoscrizione 5 € compreso un piatto di cucina egiziana, a sostegno delle spese per la realizzazione di “MACINE, 2° Festival del cinema chiuso” edizione 2012.

info: slot1210@gmail.com


a cura di SLOT c/o Cinema Preneste
nell'ambito di MACINE – 2° Festival del cinema chiuso
sito del festival del cinema chiuso: www.festivaldelcinemachiuso.blogspot.com
e-mail: slot1210@gmail.com